Le Content Delivery Network (CDN) costituiscono un ottimo sistema per poter rendere più veloce possibile la restituzione di contenuti statici. Con Microsoft Azure, per esempio, possono essere abbinate ad uno storage e in autonomia servire le richieste degli utenti con più punti geolocalizzati per tutto il mondo.
Per ottenere queste prestazioni, la CDN di Azure effettua una copia in locale che aggiorna ad intervalli regolari. Questo significa, però, che se modifichiamo un file statico, questo non è immediatamente visibile dall'endpoint pubblico della CDN.
Per ovviare a questo problema, possiamo forzare il motore affinché invalidi la cache, ottenendo a nostra discrezione una nuova copia delle informazioni. Possiamo fare questa operazione direttamente dal portale, nell'overview dell'enpoint, premendo su Purge.

Possiamo scegliere di invalidare tutto, oppure essere più precisi e indicare percorsi specifici, eventualmente con l'ausilio dell'asterisco. L'operazione non è immediata e può richiedere parecchi minuti, perciò consigliamo di essere precisi.
Se stiamo usando una pipeline di continuos delivery, possiamo inoltre usare Azure CLI in modo da automatizzare il processo una volta caricati i file sullo storage, come mostrato nell'esempio.
az cdn endpoint purge -g myResourceGroup -n myEndpoint --profile-name myProfile --content-paths '/*' --no-wait
L'uso dell'opzione --no-wait è consigliata per non mantenere appeso il processo di rilascio inutilmente.
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