Azure Container Apps è un servizio che ci permette di utilizzare i container senza dover gestire le complessità di un cluster con un modello di pricing che permette anche di scalare a zero istanze in assenza di traffico. Può essere quindi vantaggioso per le app con traffico imprevedibile o intermittente, poiché si paga solo per le risorse effettivamente utilizzate. Tuttavia, ci sono alcuni svantaggi potenziali del piano di consumo, come la prevedibilità dei costi che possono variare da mese a mese e possono essere difficili da prevedere. Ci sono anche delle limitazioni delle risorse poiché il piano di consumo ha limitazioni sulle risorse che possono essere richieste per un'app.
Qualora avessimo bisogno di più prevedibilità dei costi e più risorse, potremmo considerare l'utilizzo del piano dedicato, recentemente introdotto. Le opzioni di calcolo sono rappresentate come profili di carico di lavoro definiti nell'ambito dell'environment Azure Container Apps. Sono supportati profili con CPU di tipo general purpose o ottimizzati per la memoria fino a 16 vCPU e 128 GiB di memoria.
Per usufruire di questa funzionalità dobbiamo creare un nuovo environment e non è possibile migrare app già esistenti. Possiamo in questa fase scegliere il nuovo piano.

Possiamo poi procedere alla definizione di uno o più workload profile. Troviamo sempre quello base, a consumo, che potremo comunque scegliere su alcune app.

Per ogni profilo possiamo selezionare la categoria e la dimensione del carico di lavoro, oltre a scegliere le possibilità di scaling.
[img[
Quando poi successivamente andiamo a creare un container app, possiamo selezionare il workload profile e indicare il limite di risorse specifico compreso nel profilo che abbiamo indicato.

Come già possibile con il piano a consumo, potremo poi cambiare questi aspetti in un secondo momento con una revisione.
Commenti
Per inserire un commento, devi avere un account.
Fai il login e torna a questa pagina, oppure registrati alla nostra community.
Approfondimenti
Sfruttare la local cache del browser tramite gli ETag in ASP.NET Core
Usare gateway dedicati con Azure Cosmos DB per migliorare le prestazioni
3 metodi JavaScript che ogni applicazione web dovrebbe contenere
Controllare gli accessi IP alle app con Azure Container Apps
Controllare se un branch esiste nel remote con un workflow di GitHub
Installare le Web App site extension tramite una pipeline di Azure DevOps
Leggere la configurazione da Azure KeyVault con logica di retry in ASP.NET Core
Filtrare e rimuovere gli elementi dalla cache del browser tramite le API JavaScript
Gestire gli errori di caricamento delle immagini
Evitare la script injection nelle GitHub Actions
Utilizzare la parola chiave nameof per referenziare i nomi dei parametri di un metodo in C#
Utilizzare la parola chiave file nel codice C#
I più letti di oggi
- .NET Conference Italia 2023 - Milano e Online
- Utilizzare database e servizi con gli add-on di Container App
- Evitare la script injection nelle GitHub Actions
- Reactive form tipizzati con modellazione del FormBuilder in Angular
- Eseguire attività basate su eventi con Azure Container Jobs
- Eseguire query verso tipi non mappati in Entity Framework Core
- Utilizzare le collection expression in C#
- Registrare servizi multipli tramite chiavi in ASP.NET Core 8
- Reactive form tipizzati con FormBuilder in Angular