Utilizzare gli snapshot con Azure File shares

di Cristian Civera,

Azure File Share è un servizio di archiviazione di file basato su cloud che offre una soluzione affidabile e scalabile per condividere file tra applicazioni e utenti. Con una capacità elevata e la possibilità di gestire file di grandi dimensioni, Azure File Share semplifica la condivisione e l'accesso ai dati in modo sicuro. I punti di forza di Azure File Share includono la compatibilità con protocolli di rete standard, come Samba e NFS, l'integrazione con altri servizi Azure e la possibilità di configurare autorizzazioni granulari per garantire la sicurezza dei dati. A differenza dei blob, Azure File Share è progettato specificamente per il file sharing e fornisce una visualizzazione gerarchica dei dati, facilitando l'organizzazione e l'accesso ai file.

Come un normale file system, una volta apportate modifiche o cancellato un file, non è possibile recuperarlo, ma per ovviare a questo problema possiamo utilizzare gli snapshot. Allo stesso modo dei blob, possiamo scattare una fotografia di una share e poter recuperare il contenuto in quel momento. Gli snapshot possono essere creati direttamente sull'omonima sezione che permette di visualizzare e creare snapshot.

Non possiamo creare snapshot di cartelle o di singoli file, ma solo dell'intera share. Lo spazio occupato e contabilizzato, però, è solo quello relativo alle scritture effettuate successivamente allo snapshot, andando quindi ad ottimizzare i costi. Possiamo creare fino a 200 snapshot e cancellarli in qualsiasi momento e non vi è alcuna relazione tra essi.
Per recuperare un file (non è possibile lavorare per cartelle), possiamo posizionarci su di esso e dal menu contestuale premere restore. La finestra ci permette di sovrascrivere il file attualmente presente o crearne un altro.

Come sempre, queste operazioni sono possibili anche a riga di comando e tramite API.

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